In mezzo a tutta la frenesia mediatica che circonda l’IA ultimamente, può essere difficile discernere le effettive possibilità di applicazione dell’IA dal clamore commerciale ingiustificato e dall’allarmismo sociale.
Durante il recente 134° Yale CEO Summit, 200 CEO di spicco provenienti da diversi settori hanno fornito preziose indicazioni su come le più grandi aziende americane stanno effettivamente integrando l’IA per trasformare i loro modelli di business.
Gli amministratori delegati hanno espresso la convinzione che l’IA non potrà mai veramente sostituire il giudizio umano nei loro settori, nonostante la nuova tecnologia stia rivoluzionando molti aspetti delle loro attività.
L’IA è considerata più un supporto che una sostituzione per i professionisti umani, consentendo loro di concentrarsi su compiti di maggiore rilevanza e valore.
James Quincey, CEO di Coca-Cola, ha evidenziato l’enorme potenziale disruptivo che l’IA può apportare al settore del marketing, il cui valore si basa da tempo sulla capacità di creare contenuti di marketing originali e di grande impatto.
Citando la recente campagna pubblicitaria di Coca-Cola basata sull’IA, in cui gli annunci generati dall’IA erano indistinguibili da quelli creati dall’uomo, Quincey ha persino ipotizzato che i tempi in cui le aziende sborsavano miliardi per contenuti di marketing creati professionalmente stiano per finire.
Nigel Travis, ex CEO di Dunkin Donuts e presidente di Abercrombie, ha sottolineato i vantaggi della messaggistica personalizzata guidata dall’IA, rivolta ai singoli consumatori. “Grazie all’intelligenza artificiale, possiamo prevedere quali clienti visiteranno il nostro negozio domani. Questo è estremamente interessante perché può ridurre i costi di marketing e consentire un’efficienza maggiore nella personalizzazione dei messaggi. Siamo solo all’inizio di questa trasformazione”.
Continua a leggere le dichiarazioni di 200 CEO Estratto da: We Put Aside the Hype and Asked CEOs What They’re Actually Planning for AI – YALE INSIGHTS