Interfaccia cervello-computer: questioni etico-legali
L’immaginario di un futuro in cui i pensieri umani sono verbalizzati attraverso una sorta di interfaccia esterna porta con sé interrogativi sulla privacy individuale e sulla libertà di scelta. Questa prospettiva inquietante suscita un’attenta riflessione sulle normative e sulle linee guida necessarie per regolamentare queste tecnologie che possono avere un utilizzo benefico. Va sottolineato infatti il potenziale positivo di queste tecnologie, in particolare nel supporto a individui affetti da gravi patologie neurologiche, come la sindrome di Locked-in, per migliorare la loro comunicazione e interazione con il mondo esterno.