AGI: Artificial General Intelligence, ancora poca chiarezza

Il termine “AGI“, ovvero Artificial General Intelligence (Intelligenza Artificiale Generale), si riferisce a un’intelligenza artificiale in grado di eguagliare o superare le capacità umane in varie attività. La mancanza di una definizione chiara e universalmente accettata ha portato confusione nel dibattito su questo tema. Per affrontare questo problema, un team di ricercatori di Google, DeepMind, ha proposto una nuova definizione e una tassonomia dell’AGI.

I ricercatori hanno identificato le caratteristiche comuni essenziali dalle definizioni esistenti e introdotto cinque livelli ascendenti di AGI: emergente, competente, esperto, virtuoso e sovrumano. I livelli vanno dai chatbot avanzati a sistemi in grado di svolgere compiti meglio degli esseri umani, compresi quelli che gli esseri umani non possono fare, come decodificare pensieri o parlare con gli animali. I ricercatori sottolineano che non è stato ancora raggiunto alcun livello oltre l’AGI emergente.

I ricercatori, tra cui Shane Legg, uno dei fondatori di DeepMind, mirano a fornire una chiarezza tanto necessaria in un contesto in cui il termine è utilizzato diffusamente senza una comprensione chiara.

La definizione proposta include che l’AGI deve essere sia ad uso generale che ad alte prestazioni, in grado di apprendere varie attività, valutare le prestazioni e cercare assistenza quando necessario. I ricercatori sostengono che ciò che un AGI può fare è più importante di come lo ottiene, riconoscendo la comprensione in evoluzione di modelli all’avanguardia come i grandi modelli linguistici.

Alcuni critici, come Timnit Gebru, fondatore del Distributed AI Research Institute, si oppongono agli obiettivi ampi e indefiniti dei progetti AGI, mettendo in guardia contro la ricerca di un sistema onnicomprensivo.

Leggi qui l’intero articolo: Google DeepMind wants to define what counts as artificial general intelligence

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