Nel corso della giornata di ieri gli eurodeputati hanno votato per l’approvazione dell’AI Act, un passo storico che stabilisce regole per l’uso dell’IA nell’Unione Europea. Tuttavia, la decisione ha suscitato polemiche a causa di una modifica significativa: il divieto completo delle tecnologie di sorveglianza biometrica di massa è stato ridimensionato. La nuova legge consentirà alle forze dell’ordine di utilizzare software per la sorveglianza facciale e il riconoscimento facciale negli spazi pubblici, nonostante i rischi di errori.
Patrick Breyer, membro del Parlamento europeo per il Partito Pirata tedesco, ha espresso preoccupazione riguardo a questa decisione. Secondo lui, la legge sull’IA sta legittimando la sorveglianza biometrica di massa, aprendo la porta a un monitoraggio invasivo dei cittadini. Tecnologie come l’identificazione biometrica è soggetta a errori e i governi potrebbero esercitare classificazioni razziali delle persone. Inoltre, queste telecamere possono riconoscere i volti delle persone e tracciare i loro movimenti. Nonostante alcuni aspetti positivi, come le regole per il cosiddetto e-proctoring (utilizzato per controllare gli studenti durante gli esami online), Breyer sostiene che la protezione della democrazia dovrebbe essere prioritaria rispetto all’introduzione di strumenti autoritari.
L’AI Act rappresenta senza dubbio un passo avanti nella regolamentazione dell’IA, ma solleva interrogativi sulla privacy e la sorveglianza indiscriminata.
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