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AI by the People, For the People | TIME

I più diffusi modelli di AI, come ChatGPT, hanno dimostrato di funzionare meglio nelle lingue abbondantemente rappresentate online, come l’inglese, dove i dati testuali e audio sono facilmente disponibili. Tuttavia, molte altre lingue, come il kannada, pur essendo parlate da milioni di persone, sono molto meno presenti su Internet. 

AI by the People, For the People. Copertina TIME

Per creare IA efficaci in lingue come il kannada, è necessario raccogliere e utilizzare set di dati linguistici specifici per quella lingua. Questa crescente domanda di dati riguarda non solo aziende tecnologiche che vogliono migliorare i loro strumenti di IA, ma anche il mondo accademico e i governi, specialmente in India, con la sua vasta diversità linguistica.

Con 22 lingue ufficiali e almeno altre 780 lingue indigene, la necessità di dati linguistici accurati ed esaustivi è diventata un elemento essenziale per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale adeguate per la popolazione locale.

In India, il lavoro sui dati per alimentare l’IA non è una novità. Come già successo con il settore dei call center e delle fabbriche di abbigliamento, il lavoro sui dati è diventato un motore di produttività nel XXI secolo. Tuttavia, il settore è ancora dominato da società che sfruttano la manodopera, pagando salari minimi o poco più, pur vendendo i dati a clienti stranieri a prezzi elevati. 

I lavoratori che rendono possibile l’IA raramente ne vedono i frutti, ma la startup indiana Karya sta cercando di fare le cose in modo diverso.

Mettere i profitti dell’IA nelle mani della gente potrebbe cambiare la vita di molti nell’India rurale.

Prima di iniziare a usare questa applicazione, la trentenne Chandrika aveva solo 184 rupie (2,25 dollari) sul suo conto corrente. Ma leggendo ad alta voce un testo nella sua lingua madre, il kannada, Chandrika ha usato questa app per guadagnare una paga oraria di circa 5 dollari, quasi 20 volte il salario minimo indiano.

Continua a leggere la storia su The Workers Behind AI Rarely See Its Rewards. This Indian Startup Wants to Fix That | TIME

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