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AI in sanità su binari sicuri

Nell’intervista intitolata “L’intelligenza artificiale in sanità impone una reinvenzione del mestiere del medico” di Francesca Cerati, pubblicata dal Sole 24ore il 6 dicembre 2023, l’esperto di Fisica e Scienze della Salute, Alessandro Vespignani, analizza in modo realistico l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) nel campo medico.

Critica l’attuale “pensiero magico” attorno all’AI, che oscilla tra la visione salvifica e quella apocalittica, evidenziando la necessità di un approccio più pragmatico e analitico. Sottolinea che l’AI è uno strumento di supporto per i medici, non un sostituto, e che è necessaria la reinvenzione del ruolo medico e la formazione tempestiva di medici per integrare l’uso dell’AI.

L’AI sta rivoluzionando la salute pubblica, consentendo un monitoraggio su vasta scala e facilitando un approccio più personalizzato alla cura e alla prevenzione delle malattie.

Essendo l’AI un’innovazione transnazionale, Vespignani sottolinea la necessità di linee guida e regolamenti globali per garantire un’applicazione uniforme e prevenire disparità tra diverse aree geografiche.

Vespignani è coinvolto in progetti concreti nel campo della salute pubblica e della ricerca epidemiologica, come RespiCast, InfluCast e InfluWeb, che utilizzano l’AI per previsioni affidabili e la sorveglianza delle malattie.

È condivisibile il suo approccio responsabile nell’implementare l’AI in ambito medico; occorre muoversi su binari sicuri, orientati a una cura più efficiente e accessibile.

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