Artificial Whiteness. Politics and Ideology in Artificial Intelligence

Yarden Katz, Columbia University Press

Il dibattito sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale per l’umanità è ricco di dichiarazioni drammatiche sulle sue possibilità e sui suoi pericoli. Allo stesso tempo, un insieme di esperti sostiene che l’IA sia pronta a rimodellare quasi ogni aspetto della vita. 

Chi trae vantaggio dall’idea che l’era dell’IA sia arrivata? Perché le idee sul potenziale trasformativo dell’IA continuano a riapparire nel discorso sociale e politico e come sono collegate a programmi politici più ampi?

Secondo Yarden Katz, l’IA incorpora un’ideologia che riflette e imita la logica della supremazia bianca.

Katz evidenzia come la comprensione dell’intelligenza artificiale come campo e tecnologia sia cambiata nel corso del tempo, in base alle esigenze dei suoi finanziatori e della classe professionale che si è sviluppata attorno ad essa. L’IA non è semplicemente un progetto tecnico reso possibile da un a mole di dati più grande e da una migliore capacità di calcolo, ma è stata influenzata dalle ideologie e dalle visioni del mondo dei suoi sostenitori.

Dalle sue origini nel complesso militare-industriale della Guerra Fredda fino agli attuali sostenitori della Silicon Valley e agli analisti politici, l’IA ha sempre rappresentato qualcosa di più di una forza tecnologica neutra.

Katz invita a considerare come l’IA rafforzi modelli di conoscenza che presuppongono la superiorità maschile bianca e una visione del mondo imperialista. 

Estratto da Artificial Whiteness | Columbia University Press

Accedi per vedere questi contenuti

registrati se non lo ha ancora fatto