Da un pluripremiato giornalista di tecnologia del Wall Street Journal, uno sguardo dietro le quinte alle tattiche di manipolazione usate da Facebook per far crescere il suo business, a come ha distorto il modo in cui ci connettiamo online e agli addetti ai lavori dell’azienda che hanno trovato il coraggio di parlarne.
Un tempo titano senza rivali dei social media, Facebook occupava un posto singolare nella cultura e nella politica. Insieme alle piattaforme gemelle Instagram e WhatsApp, era una destinazione quotidiana per miliardi di utenti in tutto il mondo.
Ma sulla scia delle elezioni del 2016, mentre una serie di scandali scuoteva Facebook, questi – e il mondo – si sono chiesti se l’azienda fosse in grado di controllare, o addirittura comprendere, le proprie piattaforme.
I dipendenti di Facebook si misero al lavoro per cercare delle risposte. Hanno scoperto che Facebook stava alimentando e amplificando la rabbia, si stava voltando dall’altra parte di fronte al traffico di esseri umani, stava favorendo cartelli della droga e autoritari, permetteva agli utenti VIP di infrangere le regole apparentemente inviolabili della piattaforma.
Dopo aver sopportato traumi personali e battute d’arresto professionali, i dipendenti sono riusciti a identificare le cause alla radice dei danni virali di Facebook e a elaborare piani concreti per risolverli. Ma i costi per sistemare la piattaforma, spesso misurati in decimi di punto percentuale di coinvolgimento degli utenti, erano più alti di quanto la dirigenza di Facebook fosse disposta a pagare. Con il loro lavoro costantemente ritardato, annacquato o soffocato, coloro che meglio comprendevano gli effetti dannosi di Facebook sugli utenti si sono trovati di fronte a una scelta: tacere o mettersi contro il proprio datore di lavoro.
Broken Code racconta la storia di questi dipendenti e delle loro esplosive scoperte. Ampliando “The Facebook Files”, la sua serie pluripremiata e di successo per il Wall Street Journal, il reporter Jeff Horwitz espone con dettagli sconvolgenti non solo l’architettura dei fallimenti di Facebook, ma anche ciò che l’azienda sapeva (e spesso ignorava) sul suo impatto sociale.
Estratto dalla scheda del libro: Broken Code – Jeff Horwitz. Penguin Random House