Una “dieta digitale sana” contro la misogenia
L’articolo presenta una ricerca sull’impatto degli algoritmi dei social media, soprattutto TikTok, nel promuovere contenuti misogini. La ricerca, effettuata da team dell’University College London e dell’Università del Kent, ha monitorato l’evoluzione dei contenuti suggeriti da TikTok, rilevando un incremento quattro volte maggiore di video con tematiche misogine in un arco di cinque giorni. Questo aumento evidenzia una tendenza allarmante non solo online, ma anche nel comportamento reale dei giovani, specialmente negli ambienti scolastici.
6 Febbraio: “Safer Internet Day”
Il Safer Internet Day, che si tiene il 6 febbraio 2024, è un evento importante per aumentare la consapevolezza sull’uso sicuro e responsabile di internet, soprattutto tra i giovani. Promossa dall’Unione Europea, questa giornata affronta le sfide legate all’aumento della digitalizzazione nella vita dei minori.
Facebook: guadagni in crescita, etica sotto esame
L’articolo esprime una critica pungente nei confronti di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, e delle sue recenti scuse al Congresso. Cadwalladr evidenzia come le scuse di Zuckerberg appaiano vuote di fronte ai gravi problemi associati a Facebook, che comprendono rischi per la sicurezza dei bambini e adolescenti e l’influenza manipolativa sulla politica mondiale. L’autrice sottolinea la mancanza di una risposta legislativa adeguata a tali problemi e come, nonostante le critiche, Facebook continui a prosperare economicamente.
Intelligenza Artificiale Biologica
L’articolo discute come l’intelligenza e la capacità di risolvere problemi non siano prerogative esclusive di organismi dotati di cervelli complessi, ampliando così la nostra comprensione dell’intelligenza stessa.
Tecnologia Cervello-Computer: la sfida tra Elon Musk e la Cina
L’articolo esplora la crescente competizione nel campo delle interfacce cervello-computer, mettendo a confronto gli sforzi di Neuralink, l’ambiziosa azienda di Elon Musk, e quelli della Cina. In questa corsa tecnologica l’obiettivo sembra essere quello di integrare la tecnologia degli smartphone direttamente nel cervello umano.
Sam Altman e l’oscillazione tra promesse e realtà
Altman, figura emblematica nel panorama dell’intelligenza artificiale, ha suscitato vasto entusiasmo e grandi aspettative con le sue affermazioni passate. Descrivendo inizialmente i progressi verso l’AGI e i nuovi prodotti OpenAI, come il GPT-5, in termini quasi rivoluzionari, Altman ha recentemente adottato un tono più sobrio. Il suo ridimensionamento del GPT-5 a “semplicemente ok” e la sua visione più temperata sull’impatto dell’AGI sollevano interrogativi sulla veridicità e le motivazioni di tali dichiarazioni.
Contrastare i deepfake pornografici
Il fenomeno dei deepfake è stato facilitato dall’avanzamento dell’AI generativa e ha portato a un aumento di immagini e video pornografici creati senza consenso, colpendo soprattutto le donne. L’articolo sottolinea l’importanza di un approccio combinato che includa sia soluzioni tecniche che normative per combattere efficacemente i deepfake pornografici non consensuali.
Telepatia di Neuralink: l’interfaccia wireless cervello-computer
L’esperimento ha visto l’utilizzo di un robot per posizionare chirurgicamente 64 fili estremamente sottili, più fini di un capello umano, in una parte specifica del cervello che gestisce l'”intenzione di movimento”. Questi fili, fondamentali per il funzionamento del dispositivo, sono progettati per ridurre al minimo il danno al tessuto cerebrale e per consentire un posizionamento preciso. Il chip impiantato, alimentato da una batteria ricaricabile senza fili, registra e trasmette i segnali cerebrali. Questi segnali vengono poi interpretati da un’app, che decodifica come la persona intende muoversi. I risultati iniziali hanno mostrato promettenti attivazioni neuronali, con il paziente che sta recuperando dall’intervento.
Intelligenza Artificiale e Equità Globale: Il monito della WHO per la Sanità nei Paesi Emergenti
La principale preoccupazione della WHO riguarda il rischio che lo sviluppo e l’impiego di queste tecnologie emergenti siano guidati esclusivamente dalle aziende tecnologiche dei paesi più ricchi. Ciò potrebbe portare a un ampliamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi esistenti, soprattutto se i modelli AI non sono addestrati con dati che rappresentano in modo adeguato le popolazioni di regioni meno sviluppate.
La Gen AI in Sanità: “meno esaurimento, più soddisfazione”
L’articolo illustra come la Gen AI stia aprendo nuove strade nel settore sanitario, promettendo di rivoluzionare non solo le pratiche mediche, ma anche l’esperienza complessiva dei pazienti e dei professionisti, portando a un sistema sanitario più efficiente, efficace e centrato sulle persone.