Crisi della revisione accademica nell’era digitale. È colpa dell’IA?

Immagini di due pc portatili aperti con due persone che riflettono osservando uno stesso documento cartaceo di fianco ai pc. immagine con prospettiva sui pc e sulle mani delle persone.

Nicholas LoVecchio, autore di un articolo sull’uso del linguaggio “tabù” intitolato “Utilizzare la traduzione per tracciare la diffusione iniziale del linguaggio GAY”, ha sollevato preoccupazioni sulla validità delle recensioni ricevute dopo aver notato che le stesse sembravano generate dall’IA. Nonostante la negazione delle accuse da parte di mediAzioni e dei revisori anonimi, LoVecchio ha supportato le sue affermazioni con analisi text detector.

L’aumento della domanda di recensioni tra pari, unito alla scarsità di revisori esperti, ha reso il sistema vulnerabile all’IA. I dati suggeriscono che un significativo numero di recensioni tra pari potrebbe essere influenzato dall’IA, sollevando preoccupazioni sull’omogeneità del feedback e sulla validità del processo di revisione.
Alcuni accusano i revisori non madrelingua di generare recensioni sospette, altri sottolineano che la crisi della revisione tra pari esiste indipendentemente dall’IA. 

Alcune proposte per affrontare la situazione includono l’implementazione di un sistema di crediti per i revisori e il passaggio a una revisione tra pari aperta anziché anonima.

Leggi l’articolo completo: The AI Peer-Review Crisis su 404media.co.

Foto di Scott Graham su Unsplash.

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