Cruise, la divisione di sviluppo di veicoli autonomi di General Motors, annuncerà il licenziamento di circa il 24% della sua forza lavoro, ovvero circa 900 dipendenti, nell’ambito di una riorganizzazione mirata a concentrare l’unità robotaxi su una via più stretta verso la commercializzazione. Invece di espandere il servizio commerciale di robotaxi in molte città degli Stati Uniti, l’azienda riavvierà il suo servizio attualmente in pausa in una sola città.
Il co-presidente e CTO di Cruise, Mo ElShenawy, ha scritto in una lettera ai dipendenti che i licenziamenti sono finalizzati a “migliorare i nostri standard di sicurezza e i processi prima di espanderci”. Il 24% dei dipendenti a tempo pieno di Cruise sarà colpito, con un focus su operazioni sul campo, attività commerciali e personale aziendale, con alcune riduzioni anche tra gli ingegneri. Il mese scorso, l’azienda aveva già tagliato una parte della sua forza lavoro contingente.
I recenti eventi segnano un periodo difficile per Cruise, precedentemente uno dei leader nella corsa all’automazione della guida. A ottobre, i regolatori della California hanno sospeso il permesso di Cruise di operare a San Francisco a causa di presunte mancanze nella comunicazione di dettagli su un incidente. Successivamente, Cruise ha interrotto i test di veicoli autonomi negli Stati Uniti. L’azienda aveva operato servizi di robotaxi ad Austin, in Texas, e Phoenix, in Arizona, con piani di espansione in altre città.
Recentemente, Cruise ha annunciato il licenziamento di nove alti dirigenti, inclusi leader legali, governativi, commerciali e della sicurezza, come parte di una revisione della sicurezza. Il CEO e co-fondatore di Cruise, Kyle Vogt, si è dimesso il mese scorso. General Motors, che ha acquisito Cruise nel 2016, ha sostenuto le decisioni di Cruise, indicando la sicurezza come priorità. Tuttavia, GM ha registrato perdite significative su Cruise e ha annunciato tagli di finanziamenti alla sussidiaria.
Inoltre, GM ha recentemente interrotto la produzione del suo veicolo autonomo Origin, concentrandosi sulla piattaforma Bolt, un’auto elettrica convenzionale, per le future espansioni di Cruise.
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