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Disinformazione 2.0: Affrontare la Minaccia nell’Era Digitale con un Approccio Stratificato

immagine completamente buia con solo due mani che tengono un cellulare (iPhone) digitano qualcosa, prospettiva laterale.

La crescente minaccia della disinformazione nell’era digitale evidenzia in che modo fenomeni come la diffusione di notizie false, l’interferenza nelle elezioni e la pandemia di COVID-19 abbiano reso la disinformazione una delle principali minacce alla sicurezza informatica per imprese, governi e società nel suo complesso. 

L’evoluzione della disinformazione attraverso l’uso di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, contribuisce a rendere più sofisticati e difficili da individuare la creazione e la diffusione di contenuti falsi.

È possibile parlare di “disinformazione 2.0”, una disinformazione caratterizzata da contenuti più mirati e personalizzati, difficili da distinguere da quelli autentici. Una delle possibilità per contrastare questa nuova fase della disinformazione è l’adozione di un approccio stratificato che coinvolga diversi livelli di difesa, tra cui l’operatore di social network, il provider di servizi Internet, il dispositivo dell’utente e l’utente stesso. 

Questi livelli sono progettati per rilevare, filtrare e bloccare la disinformazione in modo coordinato.

Rimane centrale la protezione della privacy degli utenti mentre vengono adottate misure di contrasto alla disinformazione e incorporate tecnologie avanzate come la crittografia e la mascheratura dei dati.

L’adozione di nuove contromisure, basate su un approccio olistico e stratificato, è essenziale per affrontare efficacemente la crescente minaccia della disinformazione nell’era digitale.

Leggi l’articolo completo: Disinformation 2.0 in the Age of AI: A Cybersecurity Perspective su cacm.acm.org

Foto di Gilles Lambert su Unsplash

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