TechCrunch sta lanciando una serie di interviste focalizzate su donne che hanno contribuito alla rivoluzione dell’IA, al fine di dare loro il meritato riconoscimento.
Irene Solaiman, ex ricercatrice e responsabile delle politiche presso OpenAI, ora responsabile delle politiche globali presso Hugging Face, è una delle protagoniste. Nel corso di un intervista per il TechCrunch, ha discusso del suo percorso in questo campo non lineare, del suo orgoglio nel vedere il suo lavoro influenzare il panorama dell’IA e delle sfide affrontate come donna in un settore dominato dagli uomini.
Solaiman ha offerto consigli alle donne che vogliono entrare nel campo, sottolineando l’importanza del sostegno reciproco e della costante rivalutazione delle pratiche per garantire un’IA responsabile: “Avere un gruppo di sostegno il cui successo è il vostro successo. In termini giovanili, credo che si tratti di una “ragazza delle ragazze”. Le stesse donne e gli stessi alleati con cui sono entrata in questo campo sono i miei appuntamenti preferiti per il caffè e le chiamate notturne in preda al panico prima di una scadenza. Uno dei migliori consigli di carriera che ho letto è stato dato da Arvind Narayanan sulla piattaforma precedentemente nota come Twitter, che ha stabilito il “principio di Liam Neeson”: non essere il più intelligente di tutti, ma avere un particolare insieme di competenze”, afferma Solaiman.
Infine, ha rilevato il ruolo cruciale degli investitori nel promuovere la responsabilità nell’IA, riconoscendo già un coinvolgimento attivo da parte di molti.
Leggi l’articolo completo: Women in AI: Irene Solaiman, head of global policy at Hugging Face su techcrunch.com.
