Google ha compiuto un passo epocale nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per affrontare una delle sfide globali più urgenti, le inondazioni.
Le inondazioni rappresentano uno dei disastri naturali più diffusi e distruttivi al mondo, coinvolgendo 2.2 miliardi di persone globalmente e causando danni economici annui fino a 50 miliardi di dollari. Il nuovo sistema di Google, presentato nel documento “Global prediction of extreme floods in ungauged watersheds” pubblicato su Nature, utilizza l’apprendimento automatico per migliorare in modo significativo le previsioni delle inondazioni su scala globale, specialmente nei paesi dove i dati sono scarsamente disponibili. La complessità della previsione del tempo, in particolar modo in presenza di eventi meteorologici estremi, ha rappresentato una sfida significativa per decenni. Tuttavia, Google ha dimostrato che l’utilizzo di reti neurali ricorrenti, come le LSTM (Long Short-Term Memory), può permetter di superare tali sfide.
Un aspetto cruciale di questo nuovo sistema presentato da Google è la sua natura open source, che consente alle agenzie di previsione di confrontare e valutare le loro previsioni e allarmi. Attraverso la piattaforma Flood Hub, Google ha reso disponibili le previsioni in tempo reale per molte comunità vulnerabili nei paesi in via di sviluppo, aumentando significativamente l’accesso a informazioni cruciali sulla sicurezza.
Questo progetto dimostra l’importanza della collaborazione internazionale e dell’open source nell’affrontare le sfide globali.
Leggi l’articolo completo: How Google Built an Open Source AI to Provide Accurate Flood Warnings for 460 Million People su artificialintelligencemadesimple.substack.com.
Foto di Lauren Edvalson su Unsplash.
