All’inizio di quest’anno, la NEDA (National Eating Disorders Association, la più grande organizzazione no-profit dedicata a fornire supporto alle persone che lottano contro i disturbi alimentari) ha improvvisamente licenziato l’intero staff della sua linea di assistenza telefonica dopo che i lavoratori avevano votato per formare un sindacato.
I lavoratori, infatti, sono stati informati che sarebbero stati presto sostituiti da un chatbot chiamato Tessa.
I problemi non hanno, tuttavia, tardato a palesarsi: non appena l’organizzazione ha concluso che il chatbot dell’IA non era in grado di gestire domande o situazioni specifiche così delicate, ha chiuso del tutto la linea telefonica piuttosto che riassumere il personale iscritto al sindacato: una mossa che ha danneggiato non solo i membri del personale, ma anche le numerose persone che chiamavano.
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