A maggio, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha reso pubblica la sua visione sugli argomenti oggetto di propaganda al Summit of the Future del prossimo anno, incluso il suo pensiero sulla necessità di un Global Digital Compact (GDC).
In uno dei suoi brief, Guterres propone “lo sviluppo di un Global Digital Compact che stabilirebbe principi, obiettivi ed azioni per promuovere un futuro digitale aperto, sicuro ed incentrato sull’uomo”. Tuttavia è il suo riferimento alla c.d. “governance digitale”, usato in modo intercambiabile con la c.d. “governance di Internet”, ad aver destato alcune perplessità.
Inquadrare la governance digitale in relazione alla governance di Internet dà una visione non contemporanea delle cose, data la crescente regolamentazione relativa alle questioni digitali che si sta verificando nelle giurisdizioni di tutto il mondo.
I negoziati sul Global Digital Compact dovrebbero iniziare con l’essere chiari sui collegamenti attuali e desiderati tra i due campi, per evitare rischi, tra cui la dissoluzione accidentale del sistema di governance di Internet nelle preoccupazioni molto più ampie legate alla governance digitale.
Una caratteristica della governance digitale è che il termine risulta più appropriato quando si parla di questioni specifiche relative a tecnologie, applicazioni e servizi che utilizzano i protocolli e gli standard di Internet (cioè la sua infrastruttura), ma sono anche distinti da esso, quando riguardano, ad esempio, strumenti di intelligenza artificiale.
D’altra parte, la governance di Internet “è lo sviluppo e l’applicazione da parte dei governi, del settore privato e della società civile, nei loro rispettivi ruoli, di principi, norme, regole, procedure decisionali e programmi condivisi che modellano l’evoluzione e l’uso di Internet”. Questa definizione, sviluppata dal gruppo di lavoro sulla governance di Internet (WGIG), risale al 2005 ed è rimasta invariata. Essa mira a sottolineare il requisito assoluto di inclusione e partecipazione in relazione alla governance dei protocolli e degli standard che sono alla base dell’esistenza e del futuro di Internet.
Tuttavia, benché la la governance digitale e la governance di Internet siano campi separati, essi sono, ovviamente, correlati. Di conseguenza, il Summit of the Future ed il prossimo World Summit on Information Society (WSIS+20) del 2025 costituiranno un momento unico.
La domanda principale da porsi è se si potrà utilizzare questo momento per:
- Rafforzare il sistema di governance di Internet, rendendolo più inclusivo ed efficace e costruendo nuovi legami e connessioni tra esso e i nascenti sforzi di governance digitale;
- Applicare alcune delle intuizioni di oltre trent’anni di governance di Internet – non da ultimo i benefici di forum e istituzioni multi-stakeholder ben progettati – allo sviluppo della governance digitale;
- Sviluppare un concetto condiviso dei rispettivi ruoli e responsabilità del sistema di governance di Internet esistente e del nascente sistema di governance digitale.
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Internet Governance and Digital Governance: Are They the Same Thing? – Tech Policy Press
Immagine di copertina via DuckDuckGo