Il fondatore di Kaedim è stato recentemente inserito in una lista Forbes Under 30 per esser riuscito a convertire immagini 2D in 3D, utilizzando metodi di machine learning.
In realtà, è stato scoperto che l’azienda si è spesso avvalsa della manodopera umana (presumibilmente a basso costo), soprattutto per il “controllo qualità”.
La notizia alza il sipario su una startup molto pubblicizzata ed è un esempio di come le aziende di intelligenza artificiale possano, a volte, sopravvalutare le capacità delle loro tecnologie.
L’azienda ha ammesso la circostanza, dicendo: “sì, il nostro algoritmo non è sempre perfetto e vogliamo garantire che la qualità dell’output raggiunga un certo standard”. La stessa – rappresentando di esser risucita a dimezzare il tempo necessario per generare modelli 3D – ha poi sottolineato quanto segue: “per il momento, ci rivolgiamo principalmente ad aziende che hanno un bisogno significativo di capacità di produzione su larga scala. Stiamo migliorando il nostro sistema ogni giorno e miriamo ad un sistema di generazione completamente autonomo per il 2024”.
Leggi l’articolo completo:
Buzzy AI Startup for Generating 3D Models Used Cheap Human Labor – 404media
Immagine di copertina via DuckDuckGo