Nel 1997, Garry Kasparov, campione mondiale di scacchi, subì una storica sconfitta contro il supercomputer Deep Blue di IBM, suscitando dubbi sulla lealtà dell’esperimento. Kasparov, nel suo libro “Deep Thinking,” condivise la sensazione di truffa e l’idea che fosse stato coinvolto principalmente per scopi pubblicitari da parte di IBM. L’azienda informatica negò una rivincita a Kasparov e smantellò Deep Blue, impedendo l’analisi del suo funzionamento, generando incertezza sulla reale superiorità dell’intelligenza artificiale. Il filosofo John Searle sottolineò che la vera sfida era tra Kasparov e gli esperti umani che avevano creato Deep Blue, paragonando il computer a un’evoluzione digitale del Turco Meccanico, un automa che giocava e vinceva a scacchi contro gli esseri umani grazie ad un operatore nascosto.
L’intelligenza artificiale moderna richiede un costante intervento umano, specialmente attraverso operai digitali, noti come “micro jobber” o “clickworker,” che svolgono compiti non automatizzabili a tariffe basse. Questo lavoro è spesso invisibile e le grandi aziende come Facebook, Google e Amazon lo utilizzano per mantenere l’illusione di automazione totale. Sebbene l’informatica e l’automazione abbiano creato lavoro, questo è spesso non qualificato e mal retribuito, con operai digitali che svolgono compiti suddivisi in segmenti molto piccoli, spesso sorvegliati da robot, mentre l’equità e la previdenza sociale per questi lavoratori rappresentano sfide complesse.
La gestione digitale del lavoro solleva questioni sociopolitiche e tecniche complesse, ponendo dubbi sulla qualità delle diagnosi mediche e delle prestazioni dell’intelligenza artificiale che dipendono dai contributi di tali operai digitali. Questi lavoratori cercano metodi per ingannare i sistemi e rendono difficile la valutazione delle prestazioni dell’IA. In sintesi, l’intelligenza artificiale si basa su un intricato equilibrio tra automazione e intervento umano, con implicazioni significative per il mondo del lavoro e la società nel suo complesso.
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