Il Senato degli Stati Uniti ha avanzato due proposte di legge che affrontano la privacy online per i giovani, con un crescente sostegno bipartisan. Queste leggi mirano a rendere social media e piattaforme online responsabili per il danno che potrebbero arrecare ai giovani utenti, come disturbi alimentari, bullismo e dipendenza.
Tuttavia, non sono mancate critiche da parte del Surveillance Technology Oversight Project (S.T.O.P.), che sostiene che queste leggi, sebbene ben intenzionate, porteranno a un aumento della sorveglianza online per tutti gli utenti. S.T.O.P. ritiene che queste leggi potrebbero violare i diritti alla privacy e la libertà online, in particolare per le comunità svantaggiate come i migranti indocumentati e gli individui LGBTQ+.
Una delle maggiori sfide è legata alla verifica dell’età degli utenti minorenni. Diversi Stati hanno approcci diversi alla verifica dell’età: alcuni richiedono un’identificazione ufficiale e altri che si affidano all’età stimata dalle aziende tecnologiche. Il peso della verifica, se non gestito con attenzione, potrebbe impedire agli adulti di accedere a determinati contenuti.
Una legge sulla privacy completa negli Stati Uniti, che regolamenti i dati degli utenti e la sicurezza sia per i bambini che per gli adulti, potrebbe semplificare il panorama normativo.
Leggi qui l’intero articolo: Child online safety laws will actually hurt kids, critics say