Il deepfake è una tecnologia di manipolazione multimediale avanzata che utilizza l’intelligenza artificiale, in particolare il machine learning, per creare contenuti audiovisivi o immagini falsi che sembrano autentici. Questa tecnologia è in grado di sostituire il volto di una persona in un video esistente con il volto di un’altra persona o di generare discorsi e contenuti audio falsi che sembrano essere stati pronunciati dalla persona reale.
L’autrice, Helen Mort, racconta la sua esperienza con la pornografia deepfake in un articolo pubblicato su The Guardian. Nel 2020, è rimasta scioccata quando un conoscente l’ha informata che erano state pubblicate su un sito pornografico immagini esplicite manipolate che la ritraevano. Mort, una poetessa e autrice, non aveva mai condiviso foto intime, rendendo la situazione ancora più sconcertante. Le immagini, create utilizzando la tecnologia deepfake, raffiguravano il suo volto su altri corpi e includevano scenari violenti e umilianti. Mort si è sentita violata e perseguitata dall’esperienza, lottando con l’ansia e gli incubi.
Ha denunciato l’incidente alla polizia, ma all’epoca la pornografia deepfake non era ancora considerata un reato. Nonostante la mancanza di ricorso legale, Mort ha deciso di condividere la sua storia e una poesia che ha scritto sull’esperienza sui social media. La risposta è stata estremamente solidale, con estranei e amici che hanno espresso la loro solidarietà. L’autrice ha trovato conforto nell’arte, usando la scrittura per riaffermare il controllo sulla sua narrazione e sensibilizzare sull’argomento. Le immagini deepfake sono state alla fine rimosse dal sito web, ma l’identità del responsabile rimane sconosciuta.
Ad oggi, Mort sottolinea l’importanza di discutere l’abuso basato sull’immagine e sfida la cultura che incolpa le vittime anziché affrontare i responsabili. Mette in evidenza la necessità di consapevolezza e comprensione, sostenendo un cambiamento nelle attitudini sociali nei confronti della manipolazione digitale e delle violazioni della privacy.
Leggi qui l’intero articolo: I felt numb – not sure what to do. How did deepfake images of me end up on a porn site?