A metà degli anni 2010, i social media erano semplici: Instagram per le foto, Twitter per i pensieri e Facebook per vedere chi del proprio passato si stesse fidanzando, sposando, o divorziando (!).
Queste e molte altre app che hanno dominato comodamente gli anni attorno al 2010 stanno ora affrontando la loro decadenza, perché hanno cercato di competere con una nuova app ed hanno fallito: si tratta di TikTok ed ha vinto.
L’app di video short-form ha preso vita negli Stati Uniti nel 2018. Ad ottobre dello stesso anno, TikTok stava già superando i download di Facebook, Instagram, Snapchat e YouTube. Tuttavia, è con la pandemia, che ha costretto gran parte del mondo in casa ed al telefono, che l’app si è affermata davvero, passando da circa 500 milioni a 700 milioni di utenti attivi nei primi sei mesi del 2020.
TikTok ha portato qualcosa di completamente nuovo nell’ecosistema dei social media. Oltre al formato di video in forma breve, è il misterioso algoritmo dell’app ad averne determinato veramente il successo. TikTok, infatti, ha una straordinaria capacità di trovare i contenuti esatti con cui le persone vogliono interagire. Per i creatori, questo significa che il successo di un video non è più legato al loro numero di follower, per cui anche coloro che partono da zero possono diventare virali sin dal primo giorno.
Instagram ha provato a risalire con i ‘Reels’, YouTube con gli ‘Shorts’ e Snapchat con ‘Spotlight’, ma nulla è stato in grado di rallentare il treno di TikTok, che nel 2021 aveva già raggiunto un miliardo di utenti.
Nel tentativo di imitare il successo di TikTok, le altre app hanno sacrificato la loro identità originali. TikTok ha così vinto la guerra dei social media, ma ha lasciato numerosi relitti dietro di sè.
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Immagine di copertina via DuckDuckGo