Il tool AI di Google, Bard, non si limita più a trovare risposte sul web: ora è in grado di scansionare Gmail, Docs e Drive per trovare le informazioni che chiediamo al chatbot.
Alcuni utilizzi? Con la nuova integrazione, è possibile chiedere a Bard di trovare e riassumere il contenuto di un’e-mail o di evidenziare i punti più importanti di un documento archiviato in Drive, o di utilizzare quelle informazioni in altri modi, ad esempio inserendole in un grafico.
L’accesso di Bard alle e-mail e ai documenti personali solleva naturalmente preoccupazioni in merito alla privacy e all’utilizzo dei dati, nonostante Google affermi che non utilizzerà queste informazioni per addestrare il modello pubblico, né saranno viste da revisori umani. Resta da capire quante persone si sentiranno a loro agio con queste nuova estensione.
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