Negli Stati Uniti, c’è una crescente preoccupazione riguardo al ruolo dei giudici rispetto ai politici nella regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (IA). Mentre i politici sembrano avere difficoltà nel contenere i potenziali danni dell’IA, alcuni esperti ritengono che saranno i giudici, tramite organi come la Federal Trade Commission (FTC), a stabilire le norme e ad introdurre migliori pratiche per l’industria.
La FTC potrebbe svolgere un ruolo importante nel portare le aziende in tribunale, stabilire standard per l’industria e promuovere migliori pratiche commerciali. Ad esempio, in caso di violazioni legali, la FTC potrebbe richiedere a una società come OpenAI di pagare una multa, cancellare i dati ottenuti illegalmente e rimuovere gli algoritmi basati su tali dati.
Secondo un esperto in materia di proprietà intellettuale, governance dei dati ed etica dell’IA presso la Yale Law School, molte delle cause intentate quest’anno potrebbero essere respinte dai giudici perché troppo ampie, ma hanno comunque un ruolo importante nel catalizzare cambiamenti. Gli avvocati stanno cercando di individuare le questioni chiave e di avviare cause più precise, al fine di spingere le aziende a modificare il modo in cui costruiscono e utilizzano i loro modelli di IA.
Mentre l’Unione Europea sta cercando di adottare un approccio proattivo per prevenire i danni dell’IA, gli Stati Uniti sembrano seguire un approccio più reattivo, attendendo che i danni si manifestino prima di regolamentare.
Le cause collettive riguardanti il diritto d’autore e la privacy potrebbero contribuire a far luce sul funzionamento degli algoritmi “blackbox” di IA e a stabilire nuovi meccanismi per compensare gli artisti e gli autori per l’utilizzo delle loro opere nei modelli di IA.
Continua a leggere! Estratto da: How judges, not politicians, could dictate America’s AI rules | MIT Technology Review