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I plugin di ChatGPT hanno un problema di sicurezza | WIRED

Le risposte del grande modello linguistico (Llm) sono create in parte sulla base di dati estrapolati da internet nel settembre 2021, ma il sistema non è in grado di raccogliere nuove informazioni dal web. Qui entrano in gioco i plugin, che aggiungono funzionalità ma sono disponibili solo per gli utenti che pagano per accedere a GPT-4, la versione aggiornata del modello di OpenAI.

Da quando OpenAI li ha lanciati a marzo, gli sviluppatori hanno fatto a gara per creare e pubblicare plugin, che permettono di ampliare notevolmente le capacità del chatbot. I plugin esistenti possono essere utilizzati per cercare voli e pianificare viaggi, e fanno sì che ChatGPT possa accedere e analizzare testi su siti web, documenti e video. Altri ancora, più di nicchia, offrono la possibilità di chattare con il manuale d’uso di una Tesla o scandagliare i discorsi dei politici. Attualmente ci sono più di 100 pagine di plugin nello store di ChatGPT.

Ma i ricercatori che si occupano di sicurezza informatica avvertono che tra questi componenti presentano alcuni  problemi nel funzionamento, che possono mettere a rischio i dati degli utenti o essere potenzialmente sfruttati da cybercriminali.

Johann Rehberger, direttore del Red Team di Electronic Arts e ricercatore di sicurezza, documenta i problemi dei plugin di ChatGPT nel tempo libero e spiega come i plugin di ChatGPT possano essere utilizzati per rubare la cronologia delle chat, ottenere informazioni personali e impartire comandi da remoto al computer di un utente.

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