Uno studio recente ha esaminato l’atteggiamento delle donne verso l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale (IA) nell’assistenza sanitaria mentale. Attraverso un sondaggio online condotto negli Stati Uniti su partecipanti di sesso femminile, è emerso che le donne sono favorevoli all’IA nell’assistenza mentale ma allo stesso tempo sono preoccupate per i possibili danni medici e per la possibile condivisione dei dati. Dallo studio è emerso che i principali responsabili sono clinici, sviluppatori, sistemi sanitari e governo, di conseguenza, è di fondamentale importanza la comprensione dell’output dell’IA.
É inoltre emerso che le partecipanti con esperienze di gravidanza pregresse hanno attribuito una maggiore importanza al fatto che l’IA giocasse un ruolo limitato nell’assistenza mentale rispetto alle partecipanti senza gravidanze precedenti. Se ne deduce la fiducia risposta nell’IA nell’assistenza mentale tra le donne è piuttosto bassa, per questo motivo è necessario lavorare maggiormente su misure di protezione adeguate, trasparenza nell’uso dei dati, mantenimento della relazione paziente-medico e maggiore comprensione delle previsioni dell’IA.
Leggi l’intero studio qui: Women’s perspectives on the use of artificial intelligence (AI)-based technologies in mental healthcare