L’Italia è il paese europeo in cui è più diffusa la disinformazione su internet. Nel periodo tra l’1 gennaio e il 30 giugno 2023, Meta (la società madre di Facebook e Instagram) ha dovuto cancellare il maggior numero di post in violazione delle politiche anti-fake news e di interferenza con gli elettori nell’Unione Europea. Più di 45.000 post sono stati rimossi in Italia, il che rappresenta circa il 33% del materiale “fake” su Facebook in circolazione nell’UE. Anche su Instagram, l’Italia ha il maggior numero di pubblicazioni rimosse con oltre 1.900 rimozioni.
L’Italia si distingue anche per il numero di banner pubblicitari (Ads) rimossi da Facebook e Instagram per violazione delle politiche sulla disinformazione dell’UE, con oltre 3.600 Ads rimossi. Inoltre, il nostro Paese è il primo dell’UE per il numero di annunci elettorali politici falsi rimossi da Facebook e Instagram, con 62.000 rimozioni.
Anche su TikTok, abbiamo il maggior numero di account falsi chiusi, con 1.334.235 account disabilitati, che rappresentano il numero più alto in Europa. Questi account falsi avevano un pubblico totale di 6.912.989 follower.
l’Italia si posiziona inoltre al secondo posto per il numero di video rimossi da YouTube (2.684) e per il numero di domini interessati da azioni manuali per le norme antispam nelle ricerche web di Google (535.824).
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