Potrebbe essere difficile distinguere un’immagine generata dall’IA dalla realtà, ma ci sono ancora indizi che possono rivelare la sua origine tecnologica.
Le mani e gli arti eccessivi, le parole sfocate, i capelli artificiali le cui ciocche spesso hanno un inizio e una fine meno definiti e possono sembrare dipinte se osservate da vicino, le geometrie non rispettate, sono tutte caratteristiche appartenenti ad immagini generate artificialmente e che possono permettere di distinguerle, anche tramite un piccolo dettaglio, da un’immagine reale. Ad esempio, mentre nella vita reale è raro trovare abbinamenti sbagliati o simmetrie difettose, gli algoritmi possono occasionalmente perdere la coerenza nella riproduzione di dettagli, come un’errata associazione tra texture e materiali.
È importante non concentrarsi esclusivamente sull’IA quando si valuta l’autenticità di un’immagine, ad oggi sono numerose le tecniche che possono ingannare influenzandone l’aspetto, come ad esempio l’editing tradizionale su Photoshop.
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Immagine generate tramite DALL-E 3.