Circa 400 mila lavoratori piemontesi rischiano di perdere il posto perché le loro mansioni verranno gestite con l’intelligenza artificiale. E sono poco meno di 50 mila le imprese che potrebbero chiudere, il 14,8% del totale.
Gli ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale nelle piccole imprese in questo momento sono, ad esempio, per la manutenzione predittiva o il controllo qualità della produzione, la funzione di marketing o vendite.
«Il punto – spiega Massimo Tamiatti, ricercatore del Laboratorio Revelli – è che si perderanno posti di lavoro più in fretta di quanti se ne creeranno. Per questo l’allarme che viene segnalato non è prematuro.
«La storia della nostra città ci racconta dei 23 mila licenziati a Mirafiori per la diffusione dei robot negli anni Ottanta». Che poi ne vengano creati molti nuovi è evidente. «Ma – aggiunge Tamiatti – non tutti i lavori che si creano sono interessanti. Servirà un forte impegno sindacale».
Estratto da: Intelligenza artificiale, in Piemonte 400 mila lavoratori a rischio | La Stampa