La disinformazione cinese a Taiwan

A Settembre un’importante testata giornalistica taiwanese ha pubblicato una storia su alcuni documenti apparentemente trapelati da una riunione segreta del governo taiwanese. Nell’articolo si sostiene che gli Stati Uniti abbiano chiesto a Taiwan di sviluppare armi biologiche in un laboratorio controllato dal governo dell’isola, affermazione poi smentita da funzionari taiwanesi e americani. Successivamente, è emerso che i documenti trapelati erano scritti in uno stile che non corrispondeva a quello solitamente usato nei documenti governativi taiwanesi, ma che richiamava espressioni ufficiali usate in Cina, ma non a Taiwan.

Le autorità taiwanesi ritengono che questa sia una forma di disinformazione cinese. La storia è stata diffusa attraverso programmi televisivi taiwanesi e influencer, trasformandosi in una affermazione ancora più estrema: che Taiwan stesse raccogliendo campioni di sangue per gli Stati Uniti per sviluppare un virus per uccidere cinesi.

Questa disinformazione, chiamata “narrativa dello scetticismo verso gli Stati Uniti,” sta diventando un problema serio in vista delle elezioni presidenziali a Taiwan, poiché gli elettori dovranno decidere se Taiwan dovrebbe rimanere alleata degli Stati Uniti o avvicinarsi alla Cina.

La disinformazione cinese ha radici profonde a Taiwan ed è promossa da attori sia cinesi che taiwanesi. La Cina sfrutta le preoccupazioni di Taiwan, proprio come la Russia ha fatto negli Stati Uniti nel 2016. Tuttavia, nonostante la diffusione della disinformazione, sembra che la popolazione taiwanese mantenga una diffidenza verso la Cina e gli Stati Uniti siano considerati più credibili. La disinformazione è un problema crescente, ma finora non sembra influenzare in modo significativo le preferenze elettorali a Taiwan.

Leggi qui l’intero articolo: China is flooding Taiwan with disinformation

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