Le aziende di intelligenza artificiale di tutto il mondo dovranno adattarsi alle regole dell’UE se vogliono che i loro strumenti vengano utilizzati in Europa.
La nuova legislazione è materia d’interesse per le aziende statunitensi che vogliono portare prodotti di intelligenza artificiale in Europa, sia per uso pubblico che privato, ha affermato Catalina Goanta, professore associato di diritto privato e tecnologia all’Università di Utrecht nei Paesi Bassi. Sarà interessante vedere se ci sarà o meno un nuovo “effetto di Bruxelles”, come avvenuto per la GDPR, ha poi proseguito la Goanta.
I regolatori statunitensi stanno attualmente seguendo un “approccio wait-and-see”, ha affermato Claudio Novelli, che studia etica digitale e diritto all’Università di Bologna in Italia. “È plausibile che gli Stati Uniti stiano monitorando l’impatto dell’AI Act dell’UE sul mercato dell’IA e sulle reazioni delle parti interessate”, ha poi proseguito il Novelli, “potenzialmente con l’obiettivo di capitalizzare qualsiasi feedback negativo e garantire un vantaggio competitivo”.
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Europe’s New AI Rules Could Go Global—Here’s What That Will Mean su Scientific American
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