Il termine inglese self-regulation, letteralmente «autoregolazione», definisce un insieme di regole autoprodotte dagli stessi soggetti attivi del mercato digitale – in particolare gestori di siti e piattaforme – in assenza di una cornice legislativa nazionale ed internazionale di riferimento. Tale autoregolazione non riguarda solo la produzione delle regole da parte dei soggetti privati per governare lo spazio digitale, ma anche le forme di controllo per verificare eventuali violazioni delle norme introdotte, e le relative sanzioni.