Mentre l’intelligenza artificiale si insinua sempre di più nella quotidianità delle persone, crescono le preoccupazioni sul suo impatto. Oltre al timore dell’IA ribelle, si affrontano problemi più concreti legati alla privacy, alla discriminazione e alla trasparenza nel suo sviluppo.
Esiste, tuttavia, un pericolo ancor più subdolo: l’IA potrebbe rendere meno capaci le persone di prendere decisioni ponderate. Questo processo, fondato sulla comprensione del problema, sulla valutazione di più opzioni e sulla sospensione del giudizio prematuro, richiede pratica e disciplina. Tuttavia, l’IA sta privando gli utilizzatori di queste opportunità, offrendo risposte rapide e prive di contesto. La tendenza più diffusa di delegare le decisioni all’IA, unita alla naturale inclinazione dell’essere umano a risparmiare energia mentale, alimenta un pericoloso circolo vizioso.
Per evitare che l’IA prenda il sopravvento sulle vite umane, basta resistere alla tentazione di lasciarla decidere per noi. È necessario riconquistare il privilegio e la responsabilità di pensare e scegliere autonomamente.
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