Il panorama dell’acquisto di prodotti e servizi è in evoluzione, ma non sempre in meglio. L’aumento delle commissioni aggiuntive e l’adozione del dynamic pricing stanno trasformando l’esperienza del consumatore in un labirinto di prezzi mutevoli e personalizzati, mettendo in discussione l’idea stessa di un prezzo fisso e universale.
L’annuncio di Wendy’s sull’introduzione del dynamic pricing nel 2025 ha scatenato una reazione a catena, con polemiche da parte di media e politici. Questa pratica, originariamente introdotta dalle compagnie aeree, si sta diffondendo in settori adiacenti come hotel, trasporti e vendita al dettaglio. Questo approccio, nonostante sembra promuovere l’efficienza economica, solleva preoccupazioni sull’equità e sulla trasparenza dei prezzi.
Ma a preoccupare ancora di più è il pricing personalizzato. Vengono adattati i prezzi ad ogni singolo cliente sulla base dei loro dati, questo significa che ora le aziende possono addebitare ai consumatori prezzi diversi, minando l’idea di prezzi universali e trasparenti. Gli economisti considerano questo metodo efficiente per adattare l’offerta alla domanda, ma sono numerosi i critici che lo considerano un esempio di discriminazione economica e di abuso di potere.
Leggi l’articolo completo: Welcome to pricing hell su theatlantic.com.
Immagine generata tramite DALL-E 3.