L’intelligenza emotiva migliora le prestazioni dei modelli linguistici

Un nuovo studio condotto da ricercatori delle università di Pechino e Microsoft suggerisce che l’intelligenza emotiva può migliorare le prestazioni dei modelli linguistici (Large Language Models – LLMs).

Gli scienziati hanno testato diversi LLMs, tra cui sistemi all’avanguardia come GPT-4, integrando stimoli emotivi nei prompt forniti ai modelli durante l’esecuzione di vari compiti. Ad esempio, hanno aggiunto frasi come “Questo è molto importante per la mia carriera” o “Credi in te stesso e punta all’eccellenza” alla fine delle istruzioni originali.

I risultati hanno mostrato miglioramenti significativi nelle prestazioni quando venivano utilizzati stimoli emotivi: in media, la capacità dei sistemi di svolgere i compiti assegnati è aumentata di oltre il 10%. Gli scienziati ipotizzano che gli stimoli emotivi aiutino i modelli a comprendere meglio il contesto e l’importanza di un determinato compito.

L’intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere e gestire le emozioni, è una dote che distingue gli esseri umani e che ha un impatto significativo sulle nostre interazioni sociali e capacità cognitive. Questo studio dimostra che anche l’IA può trarre beneficio da input emotivi, proprio come fanno le persone.

I ricercatori ritengono che questi risultati aprano nuove possibilità per esplorare come le conoscenze della psicologia sociale possano migliorare le interazioni uomo-macchina e la progettazione di sistemi di IA più efficaci e “umani”. In futuro, l’intelligenza emotiva potrebbe diventare una componente standard nell’addestramento e nel funzionamento dei modelli linguistici avanzati.

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