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Nasce la rubrica Etica dell’Intelligenza Artificiale sulla rivista “Bioetica. Rivista Interdisciplinare”

Bioetica. Rivista interdisciplinare per tre decenni è stata il punto di riferimento per la riflessione bioetica italiana: nei primi anni ’90 è stata la prima a lanciare in Italia l’idea del testamento biologico, che allora appariva assurda o insensata, ma che oggi è prevista dalla Legge Lenzi 219/17. Nell’anno 2000 ha fornito il materiale della vicenda Eluana Englaro, presto diventato il più importante caso bioetico nazionale. Ha inoltre contribuito al dibattito sulla legge sulla riproduzione assistita e al Referendum su di essa del 2005. Pressoché tutte le tematiche bioetiche hanno trovato spazio per una riflessione di alto livello culturale.

Con questo xxxi anno la Rivista si arricchisce della nuova sezione “Etica dell’Intelligenza Artificiale”. tema che sta sempre più entrando nei dibattiti pubblici e che è realizzata in collaborazione con SIpEIA, Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale, che raccoglie accademici e ricercatori interessati alla riflessione sulle questioni etiche. Già Bioetica aveva pubblicato articoli sui temi etici riguardanti l’applicazione della IA soprattutto in ambito medico: ora l’impegno diventa più generale e costante.

In questo primo numero vengono pubblicati tre contributi: Nuovo Emilio, o dell’educazione dell’Intelligenza Artificiale (IA). Insegnare la morale all’IA di Eleonora Bolsi*; Manifesto di SIpEIA su ChatGPT e altre tecnologie large language model* di SIpEIA (Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale); A margine di un incontro su ChatGPT di Daniel Raffini.

Nuovo Emilio, o dell’educazione dell’Intelligenza Artificiale (IA). Insegnare la morale all’IA, di Eleonora Bolsi

Questo articolo è una riflessione della morale dell’intelligenza artificiale alla luce del concetto di superintelligenza. L’autrice illustra lo stato dell’arte nell’ambito del machine ethics, ovvero l’ambito che si occupa di definire come e se insegnare i principi morali alle applicazioni di intelligenza artificiale. Successivamente viene sottolineata l’urgenza di una riflessione etica più aperta e multisettoriale, alla luce dei limiti posti dalle riflessioni attuali che tendono a non discernere il campo della teoria da quello delle prassi etiche e che non tengono conto del grado di autonomia delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Eleonora Bolsi è laureata in Scienze Cognitive e Teorie della comunicazione presso l’Università di Messina nel 2022 con una tesi sulla teoria narrativa della coscienza, svolge dal 2023 attività di dottorato in Filosofia presso l’Università di Malta, facendo ricerca sull’intelligenza degli agenti autonomi. Suoi ambiti di ricerca sono l’io, la coscienza, l’intelligenza. È l’autrice del saggio scientifico “La favola della mente. Perché la coscienza non è un’illusione” (Cartman edizioni, 2023).

Manifesto di SIpEIA su ChatGPT e altre tecnologie large language model, di SIpEIA

La Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA) vuole evidenziare i rischi introdotti da ChatGPT di OpenAI e altri analoghi prodotti basati Large Language Models (LLMs). Il manifesto invita alla prudenza, alla luce della retorica inevitabilista che accompagna l’introduzione di una nuova tecnologia e all’assenza di contromisure da parte di OpenAI – quali quella di permettere a tutti di sapere se un testo è stato prodotto da ChatGPT. Nel manifesto viene rimarcato come l’intelligenza attribuita da alcuni a ChatGPT è molto distante da quella umana, mancando a Chat- GPT un grounding nella realtà. L’impatto che possono avere le tecnologie AI è a livello sistemico, sociale ed economico: come i social network hanno contribuito a mettere in pericolo le democrazie, e le tecnologie ICT hanno sempre creato nuovi monopoli, l’impatto che possono avere i LLMs sulla disinformazione può essere devastante e nuovi monopoli tecnologici possono portare a incrementare le disuguaglianze.

SIpEIA è l**’**associazione culturale che riunisce accademici, studiosi, operatori, aziende e cittadini interessati ai problemi etici sollevati dalla intelligenza artificiale. Sostituendo molte funzioni umane o creandone di nuove, l’IA pone problemi etici in quanto sollecita la modifica di valori antichi e l’adesione a valori nuovi. SIpEIA risponde al bisogno di riflettere in con spirito critico e senza schemi prefissati su quanto sta accadendo in ambito tecnologico, al fine di trovare soluzioni nuove circa le modalità di un coordinamento morale capace di garantire eguaglianza e benessere per i soggetti coinvolti.

A margine di un incontro su ChatGPT, di Daniel Raffini

Il 17 aprile 2023 si è tenuto a Torino, presso il Circolo dei Lettori, un incontro dal titolo ChatGPT: promesse e illusioni, organizzato dall’Università di Torino, da AI Aware e da SIpeIA (Società Italiana per l’intelligenza artificiale). All’evento, coordinato dal Professor Guido Boella (Università di Torino), hanno partecipato Roberto Navigli, informatico dell’Università di Roma La Sapienza, Elena Esposito, sociologa dell’Università di Bologna, Stefano Bartezzaghi, semiologo dell’Università IULM di Milano, e Daniela Tafani, filosofa all’Università di Pisa. I sistemi di intelligenza artificiale sono stati al centro nell’ultimo anno di un’esplosione di popolarità, dovuta in gran parte al rilascio presso il grande pubblico di strumenti in grado di produrre testi, come ChatGPT, e immagini, come Dall-e e Midjourney. Di fronte a questo i media hanno portato avanti spesso una narrazione che punta più al sensazionalismo che alla comprensione reale: per questo motivo incontri come quello di Torino aiutano a far comprendere anche ai non addetti ai lavori le potenzialità e i rischi reali di strumenti come ChatGPT. I vari esperti che sono intervenuti hanno fatto luce sul funzionamento di ChatGPT e sui rischi reali che solleva, come ad esempio il problema dei bias, dell’uso del termine intelligenza artifciale e dello scambio del concetto di verità per quello di plausibilità. Chi è interessato, può trovare la registrazione dell’evento qui.

Daniel Raffini è coordinatore della rubrica di Etica e Intelligenza insieme a Laura Gorrieri. Dottore di ricerca in Italianistica presso Sapienza Università di Roma, attualmente si occupa di rapporti tra letteratura e intelligenza artificiale, sia da un punto di vista storico-letterario che per quanto riguarda le questioni teoriche ed etiche che emergono in relazione ai testi generati per mezzo di sistemi di intelligenza artificiale. Fa parte del comitato scientifico della rivista «Mosaico italiano» e dei comitati redazionali delle riviste «L’illuminista» e «Avanguardia» e delle collane «Scrittojo» e «Le Orbite» di Prospero editore.

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