The Atlantic ha riportato la storia di Nina Jankowicz, una nota esperta di disinformazione e molestie online. Di recente, ha scoperto di essere stata vittima di pornografia deepfake.
“Non sono stata colta di sorpresa. Per oltre un anno sono stata soggetta a una vasta campagna di molestie online, e la pornografia deepfake – che sfrutta l’intelligenza artificiale per creare video espliciti che sembrano mostrare persone reali coinvolte in situazioni sessuali mai accadute – è diventata un’arma potente nell’arsenale dei misogini che cercano di allontanare le donne dalla vita pubblica.”
“Molti osservatori sollevano in modo persistente e preoccupato le potenziali minacce poste dall’intelligenza artificiale: video falsi che influenzano le elezioni o scatenano conflitti, l’uso diffuso di ChatGPT e altre tecnologie generative che mettono a rischio posti di lavoro.”
“Tuttavia, i politici sembrano quasi ignorare un problema urgente legato all’intelligenza artificiale che sta già influenzando molte vite, compresa la mia.”
“Questi video non cercano di essere credibili: tutti i siti web e i singoli video che li ospitano sono chiaramente etichettati come falsi.”
“il loro scopo è umiliare, diffamare e oggettificare le donne, in particolare quelle che hanno il coraggio di esprimersi.”
Continua a leggere la testimonianza Estratto da: I Shouldn’t Have to Accept Being in Deepfake Porn – The Atlantic