L’Unione Europea ha raggiunto un accordo politico per modificare la legislazione sulla responsabilità del prodotto, includendo prodotti digitali come software e intelligenza artificiale. La nuova direttiva prevede che i produttori siano responsabili dei difetti derivanti da componenti sotto il loro controllo, compresi quelli intangibili come il software. La difettosità di un prodotto è stabilita quando non offre la sicurezza ragionevolmente prevedibile e copre anche l’intelligenza artificiale basata su apprendimento automatico.
Il settore del software sembra non aver prestato sufficiente attenzione a questa proposta, che potrebbe portare a rivendicazioni di massa. La direttiva copre danni materiali, inclusi morte, lesioni personali e danni psicologici. Introduce la possibilità di richiedere la divulgazione di prove da parte del convenuto e stabilisce che, in determinate condizioni, la difettosità del prodotto è presumibile, spettando al convenuto smentirla.
La direttiva non si applica al software libero e open-source sviluppato al di fuori di attività commerciali. Prevede la possibilità di utilizzare schemi di compensazione nazionali per vittime di prodotti difettosi. Inoltre, esenta i produttori di componenti software da responsabilità se erano micro o piccole imprese al momento dell’introduzione sul mercato, lasciando questa misura a accordi contrattuali.
Le nuove regole entreranno in vigore 24 mesi dopo l’adozione, con un periodo di prescrizione di tre anni, estendibile a dieci anni, e fino a 25 anni per lesioni latenti. Il Parlamento Europeo ha cercato di bilanciare la protezione del consumatore con le esigenze dell’industria del software. L’implementazione e l’impatto della direttiva saranno attentamente monitorati.
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