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Facebook: guadagni in crescita, etica sotto esame

L’articolo esprime una critica pungente nei confronti di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, e delle sue recenti scuse al Congresso. Cadwalladr evidenzia come le scuse di Zuckerberg appaiano vuote di fronte ai gravi problemi associati a Facebook, che comprendono rischi per la sicurezza dei bambini e adolescenti e l’influenza manipolativa sulla politica mondiale. L’autrice sottolinea la mancanza di una risposta legislativa adeguata a tali problemi e come, nonostante le critiche, Facebook continui a prosperare economicamente.

Contrastare i deepfake pornografici

Il fenomeno dei deepfake è stato facilitato dall’avanzamento dell’AI generativa e ha portato a un aumento di immagini e video pornografici creati senza consenso, colpendo soprattutto le donne. L’articolo sottolinea l’importanza di un approccio combinato che includa sia soluzioni tecniche che normative per combattere efficacemente i deepfake pornografici non consensuali.

Telepatia di Neuralink: l’interfaccia wireless cervello-computer

L’esperimento ha visto l’utilizzo di un robot per posizionare chirurgicamente 64 fili estremamente sottili, più fini di un capello umano, in una parte specifica del cervello che gestisce l'”intenzione di movimento”. Questi fili, fondamentali per il funzionamento del dispositivo, sono progettati per ridurre al minimo il danno al tessuto cerebrale e per consentire un posizionamento preciso. Il chip impiantato, alimentato da una batteria ricaricabile senza fili, registra e trasmette i segnali cerebrali. Questi segnali vengono poi interpretati da un’app, che decodifica come la persona intende muoversi. I risultati iniziali hanno mostrato promettenti attivazioni neuronali, con il paziente che sta recuperando dall’intervento.

Gen AI e Copyright: una sfida che trascende il legale

La causa legale intrapresa dal New York Times contro OpenAI ha evidenziato che ChatGPT, il modello di AI sviluppato da OpenAI, produce testi notevolmente simili a quelli del NYT. Questo episodio ha catalizzato un dibattito significativo che si estende ben oltre le questioni legali e coinvolge sia l’input dei dati, ovvero il materiale utilizzato per addestrare i modelli di AI, sia l’output dei dati, cioè i contenuti generati dall’AI stessa.

Intelligenza Artificiale e Equità Globale: Il monito della WHO per la Sanità nei Paesi Emergenti

La principale preoccupazione della WHO riguarda il rischio che lo sviluppo e l’impiego di queste tecnologie emergenti siano guidati esclusivamente dalle aziende tecnologiche dei paesi più ricchi. Ciò potrebbe portare a un ampliamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi esistenti, soprattutto se i modelli AI non sono addestrati con dati che rappresentano in modo adeguato le popolazioni di regioni meno sviluppate.

La Gen AI in Sanità: “meno esaurimento, più soddisfazione”

L’articolo illustra come la Gen AI stia aprendo nuove strade nel settore sanitario, promettendo di rivoluzionare non solo le pratiche mediche, ma anche l’esperienza complessiva dei pazienti e dei professionisti, portando a un sistema sanitario più efficiente, efficace e centrato sulle persone.

L’AI può prevedere l’efficacia degli psicofarmaci?

L’articolo tratta l’efficacia degli algoritmi di intelligenza artificiale (AI) nel trattamento della schizofrenia. In particolare, si concentra su come questi algoritmi, progettati per personalizzare i trattamenti medici basandosi su grandi insiemi di dati, si comportano quando vengono applicati a nuovi dati non precedentemente analizzati.

L’AI intervista i pazienti

L’oggetto della ricerca è un sistema di AI, basato su un modello avanzato di linguaggio (LLM), progettato per condurre interviste mediche. Questo chatbot AI, denominato Articulate Medical Intelligence Explorer (AMIE), è stato sviluppato per interagire con pazienti simulati, raccogliere la loro storia medica e fornire possibili diagnosi.

Il sistema è stato addestrato utilizzando dialoghi sia reali sia simulati, con lo scopo di imitare le interazioni tra medico e paziente. Per testare l’efficacia di AMIE, sono stati organizzati incontri online, basati su interazioni testuali, con attori formati per impersonare pazienti affetti da varie condizioni mediche. Questi incontri sono stati confrontati con quelli condotti da medici umani, valutando l’accuratezza delle diagnosi e la qualità della conversazione.

L’AI per la segnalazione della pedopornografia

Questa analisi mette in evidenza una complessa interazione tra innovazioni tecnologiche, normative legali e l’imperativo etico della protezione dei minori. La dipendenza crescente dall’AI e le restrizioni legali presenti creano ostacoli significativi in una risposta efficace e tempestiva alle segnalazioni di abuso sessuale su minori online.

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