Le finestre pop-up dei cookie hanno acquisito un nuovo significato negli ultimi tempi, mostrando non solo richieste di consenso, ma anche il numero di “partner” con cui i siti web potrebbero condividere i tuoi dati. Questo cambiamento ha portato alla luce un panorama inquietante: alcuni dei siti web più popolari condividono i dati degli utenti con oltre 1.500 aziende.
Un’analisi di WIRED svolta sui 10.000 siti web più visitati, ha rivelato che molti di essi lavorano con un vasto numero di partner pubblicitari, alcuni siti dichiarano di condividere dati con più di 1.000 aziende. JetPunk, un sito di quiz e puzzle, spicca in cima alla lista con 1.809 “partner” che possono raccogliere informazioni personali. Altri giganti, come Dotdash Meredith e The Daily Mail, seguono da vicino con oltre 1.200 partner ciascuno.
Anche se i siti web dichiarano di condividere dati con centinaia di aziende terze, spesso non è chiaro il grado di controllo che hanno effettivamente su come vengono utilizzati i dati. Inoltre, molte delle più grandi piattaforme online, come Google e Facebook, utilizzano i propri meccanismi per la gestione dei cookie, aggiungendo un altro strato di complessità al processo.
Esistono alcuni accorgimenti adottabili per limitare il tracciamento online, come l’adozione di browser orientati alla privacy, la ricerca privata e alcune pratiche di base che possono contribuire a proteggere la privacy online in una resltà sempre più interconnessa e controllata.
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Immagine ottenuta tramite DALL-E 3.
