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AI e Partecipazione Pubblica

L’articolo solleva questioni fondamentali nel campo dell’AI che richiedono attenzione e azione: la necessità di maggiore trasparenza e coinvolgimento pubblico nelle decisioni; l’importanza di bilanciare benefici e rischi dell’AI, innovazione e responsabilità sociale; la responsabilità nell’uso dell’AI che pone in rilievo la necessità di chiare linee guida e regolamenti per garantire che sviluppatori e aziende siano tenuti responsabili per eventuali danni causati dai loro sistemi. L’autrice enfatizza l’importanza di un approccio inclusivo e partecipativo nello sviluppo di un quadro di AI che sia responsabile, trasparente e centrato sul benessere delle persone e delle comunità.

Contrastare i deepfake pornografici

Il fenomeno dei deepfake è stato facilitato dall’avanzamento dell’AI generativa e ha portato a un aumento di immagini e video pornografici creati senza consenso, colpendo soprattutto le donne. L’articolo sottolinea l’importanza di un approccio combinato che includa sia soluzioni tecniche che normative per combattere efficacemente i deepfake pornografici non consensuali.

Gen AI e Copyright: una sfida che trascende il legale

La causa legale intrapresa dal New York Times contro OpenAI ha evidenziato che ChatGPT, il modello di AI sviluppato da OpenAI, produce testi notevolmente simili a quelli del NYT. Questo episodio ha catalizzato un dibattito significativo che si estende ben oltre le questioni legali e coinvolge sia l’input dei dati, ovvero il materiale utilizzato per addestrare i modelli di AI, sia l’output dei dati, cioè i contenuti generati dall’AI stessa.

L’AI per la segnalazione della pedopornografia

Questa analisi mette in evidenza una complessa interazione tra innovazioni tecnologiche, normative legali e l’imperativo etico della protezione dei minori. La dipendenza crescente dall’AI e le restrizioni legali presenti creano ostacoli significativi in una risposta efficace e tempestiva alle segnalazioni di abuso sessuale su minori online.

Iniziative della Cina per la regolamentazione dell’AI nel 2024

Le politiche cinesi sull’AI sembrano bilanciare il controllo governativo con la promozione dell’innovazione. Questo approccio contrasta con quello europeo, maggiormente incentrato sulla protezione dei diritti individuali e della privacy, e con quello statunitense, che privilegia una regolamentazione più liberale e orientata alle dinamiche di mercato.

NYT vs Open AI: Sfide Etiche e Legali nell’AI Generativa

La disputa NYT vs OpenAI solleva questioni etiche e legali nell’AI generativa: la battaglia legale si focalizza sulle violazioni di copyright e plagio, sottolineata dalla capacità dei modelli come GPT-4 di replicare testi protetti, il dibattito tecnico indaga l’influenza dei dati di addestramento sui modelli di AI. A livello morale, emerge il conflitto tra progresso tecnologico e diritti dei lavoratori-creatori.

Litio in Argentina: tra diritti violati e impatto ambientale

L’articolo evidenzia le repressioni violente delle proteste scaturite in seguito a modifiche significative della costituzione argentina, mirate a favorire l’estrazione del litio, una risorsa sempre più richiesta globalmente per la produzione di batterie per auto elettriche, computer e telefoni cellulari.

Diplomazia Segreta Cino-Statunitense per la Sicurezza dell’AI

Madhumita Murgia, nel Financial Times di giovedì 11 gennaio 2024, ha rivelato l’esistenza di incontri segreti focalizzati sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale (AI), tenutisi a Ginevra in due distinti momenti, uno a luglio e l’altro a ottobre dell’anno precedente. Questi dialoghi di alto livello hanno coinvolto scienziati e esperti politici di spicco provenienti da eminenti gruppi nordamericani nel campo dell’AI, quali OpenAI, Anthropic e Cohere, che si sono seduti al tavolo delle trattative con rappresentanti dell’Università di Tsinghua e di altre rinomate istituzioni statali cinesi.

New York Times vs OpenAI e Microsoft: si può applicare la norma del “fair use”?

La disputa legale tra il New York Times, da un lato, e OpenAI e Microsoft, dall’altro, ruota attorno all’accusa di violazione del copyright del New York Times. La querela sostiene che le due aziende tecnologiche abbiano illegalmente utilizzato “milioni” di articoli protetti dal copyright del Times per sviluppare i modelli di intelligenza artificiale di strumenti come ChatGPT e Bing. Questo caso, l’ultimo di una serie di cause attive, potrebbe influenzare significativamente l’industria dell’IA generativa.

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