Il dilemma etico delle Voci AI dei bambini uccisi

Genitori di bambini vittime della violenza armata, spinti dal voler bloccare la diffusione incontrollata delle armi negli USA, hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per ricreare le voci dei loro figli scomparsi. Questo progetto emerge in un contesto americano dove il dibattito sul controllo delle armi è fortemente polarizzato, riflettendo la profonda divisione nella società statunitense riguardo alla regolamentazione delle armi da fuoco e al diritto costituzionale di possederle.
L’AI non combatte la solitudine

Anna Mae Duane affronta il problema della solitudine negli Stati Uniti, paragonando i suoi effetti nocivi a quelli di fumare 15 sigarette al giorno. Questa situazione non solo danneggia la salute individuale ma minaccia anche la democrazia, per la quale è fondamentale il senso di connessione tra i cittadini. Le aziende tecnologiche propongono l’utilizzo di chatbot intelligenti come rimedio alla solitudine, mentre Duane sottolinea che affidarsi soltanto alla tecnologia non è adeguato.
Il lungotermismo: la filosofia della Silicon Valley

Il lungotermismo si concentra su progetti ambiziosi come la colonizzazione dello spazio o lo sviluppo di intelligenza artificiale avanzata, tende a favorire una ristretta élite che ha le risorse e le capacità per investire in queste iniziative a lungo termine. Questo crea una disparità dove il benessere e le prospettive future delle élite tecnologiche e finanziarie vengono valorizzati più delle esigenze immediate della maggior parte della popolazione mondiale.
AI e Partecipazione Pubblica

L’articolo solleva questioni fondamentali nel campo dell’AI che richiedono attenzione e azione: la necessità di maggiore trasparenza e coinvolgimento pubblico nelle decisioni; l’importanza di bilanciare benefici e rischi dell’AI, innovazione e responsabilità sociale; la responsabilità nell’uso dell’AI che pone in rilievo la necessità di chiare linee guida e regolamenti per garantire che sviluppatori e aziende siano tenuti responsabili per eventuali danni causati dai loro sistemi. L’autrice enfatizza l’importanza di un approccio inclusivo e partecipativo nello sviluppo di un quadro di AI che sia responsabile, trasparente e centrato sul benessere delle persone e delle comunità.
L’AI ha sostituito Dio e la Religione?

Questi lavori rivelano come l’automazione e l’AI stiano trasformando non solo il nostro approccio al lavoro e alla vita quotidiana, ma anche le nostre percezioni di religione e morale. A differenza delle scienze tradizionali, l’AI è vista come una forza che trascende i limiti umani e naturali.
ChatGPT: il Cupido Digitale

La storia del giovane russo che, grazie a ChatGPT, trova l’amore, suscita un sorriso, ma invita anche a una riflessione critica sui potenziali rischi associati a questa pratica. È importante considerare la possibilità che chatbot addestrati possano essere usati per ingannare, aprendo la strada a individui malintenzionati che potrebbero sfruttare questa tecnologia per scopi illeciti o dannosi. Questa situazione sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e cautela nell’uso dell’intelligenza artificiale nelle interazioni sociali.
Una “dieta digitale sana” contro la misogenia

L’articolo presenta una ricerca sull’impatto degli algoritmi dei social media, soprattutto TikTok, nel promuovere contenuti misogini. La ricerca, effettuata da team dell’University College London e dell’Università del Kent, ha monitorato l’evoluzione dei contenuti suggeriti da TikTok, rilevando un incremento quattro volte maggiore di video con tematiche misogine in un arco di cinque giorni. Questo aumento evidenzia una tendenza allarmante non solo online, ma anche nel comportamento reale dei giovani, specialmente negli ambienti scolastici.
Facebook: guadagni in crescita, etica sotto esame

L’articolo esprime una critica pungente nei confronti di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, e delle sue recenti scuse al Congresso. Cadwalladr evidenzia come le scuse di Zuckerberg appaiano vuote di fronte ai gravi problemi associati a Facebook, che comprendono rischi per la sicurezza dei bambini e adolescenti e l’influenza manipolativa sulla politica mondiale. L’autrice sottolinea la mancanza di una risposta legislativa adeguata a tali problemi e come, nonostante le critiche, Facebook continui a prosperare economicamente.
Sam Altman e l’oscillazione tra promesse e realtà

Altman, figura emblematica nel panorama dell’intelligenza artificiale, ha suscitato vasto entusiasmo e grandi aspettative con le sue affermazioni passate. Descrivendo inizialmente i progressi verso l’AGI e i nuovi prodotti OpenAI, come il GPT-5, in termini quasi rivoluzionari, Altman ha recentemente adottato un tono più sobrio. Il suo ridimensionamento del GPT-5 a “semplicemente ok” e la sua visione più temperata sull’impatto dell’AGI sollevano interrogativi sulla veridicità e le motivazioni di tali dichiarazioni.
Contrastare i deepfake pornografici

Il fenomeno dei deepfake è stato facilitato dall’avanzamento dell’AI generativa e ha portato a un aumento di immagini e video pornografici creati senza consenso, colpendo soprattutto le donne. L’articolo sottolinea l’importanza di un approccio combinato che includa sia soluzioni tecniche che normative per combattere efficacemente i deepfake pornografici non consensuali.