Meta, Simon & Schuster e il dibattito sull’etica nell’addestramento IA

Logo di Meta in quadrato bianco, sfondo viola.

L’azienda tecnologica Meta ha discusso la possibilità di acquistare l’editore Simon & Schuster così da poter utilizzare i suoi libri per addestrare i propri strumenti di intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato dal New York Times, sono emerse registrazioni di incontri interni in cui manager, avvocati e ingegneri di Meta si sono riuniti per discutere su […]

Educare a una coscienza generativa

Giovani e computer

L’articolo sostiene che la sfida dell’educazione nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, è sviluppare una coscienza responsabile nell’uso di queste tecnologie, affrontando le implicazioni socio-culturali e la necessità di guidarne l’uso con un approccio umanizzato e consapevole.

Progetto Nimbus e l’ingegnere di Google licenziato

Immagine della scritta Google con dei led.

Una protesta interrompe una conferenza di Google a Manhattan. Eddie Hatfield, un ingegnere software di Google Cloud, si alza per denunciare il suo coinvolgimento nel Progetto Nimbus, un contratto multimiliardario con Israele. “Nessuna tecnologia per l’apartheid!” grida Hatfield prima di essere fatto uscire dalla stanza. Tre giorni dopo viene licenziato da Google. La ribellione di […]

OpenAI, Sora e YouTube: Il dibattito sull’addestramento dei modelli di IA

Immagine generata con DALL-E 3 e che rappresenta il logo di Youtube e la scritta OpenAI.

YouTube ha dichiarato che l’uso dei suoi video per addestrare Sora violerebbe i termini di servizio della piattaforma.  Neal Mohan, CEO di Youtube, ha affermato che se OpenAI avesse effettivamente utilizzato i video di YouTube per migliorare il suo generatore di testo-video, sarebbe una chiara violazione dei termini d’uso della piattaforma in quanto i creatori […]

Griefbot: sostegno emotivo o dipendenza nel processo del lutto?

Immagine in bianco e nero realizzata con DALL-E 3 che rappresenta una ragazza accovacciata davanti al suo pc che sta chattando con un griefbots. Chiaramente non sta bene emotivamente.

Il fenomeno dei “griefbots”, simulazioni guidate dall’IA di persone care defunte, si diffonde sempre di più. Nonostante siano ritenuti utili per aiutare le persone che affrontano un lutto a gestire il dolore e a mantenere legami con i defunti, emerge la mancanza di prove concrete sul loro effettivo beneficio.  La tecnologia ha un ruolo importante […]

L’IA nelle Università: tra benefici accademici e declino delle relazioni interpersonali

Schermata di un cellulare con 2 diverse app AI

Un recente studio mette in guardia sul crescente utilizzo di chatbot da parte degli studenti e sui potenziali effetti negativi sull’interazione umana. Secondo i ricercatori australiani, l’adozione diffusa di strumenti come ChatGPT potrebbe portare a sentimenti di solitudine e una riduzione del senso di appartenenza tra gli studenti universitari. La ricerca ha coinvolto 387 studenti […]

Dichiarazione di trasparenza sull’IA nel mondo della scrittura

Immagine generata con DALL-E 3 in cui si vede una persona in piedi su una montagna di libri che interagisce con un celo caratterizzato da elementi che richiamano alla tecnologia dell'IA.

Lo scrittore Kester Brewin, spiegando il motivo per cui ha deciso di redigere una dichiarazione di trasparenza sull’intelligenza artificiale per il suo nuovo libro, invita anche altri autori a fare altrettanto.  In un contesto in cui l’uso dell’IA nell’ambito della scrittura è sempre più diffuso, l’autore riconosce l’importanza di mantenere la fiducia dei lettori e […]

Il ruolo critico della regolamentazione nell’adozione degli agenti AI 

Gli “agenti” di intelligenza artificiale promettono di svolgere compiti reali nel mondo reale, come prenotare vacanze o pagare bollette. Ma è davvero una buona idea? La recente evoluzione dell’IA solleva domande fondamentali sul futuro del lavoro e della sicurezza. Attualmente, l’IA è come uno stagista veloce ma un po’ disattento: utile, ma richiede costante supervisione […]

Crisi della revisione accademica nell’era digitale. È colpa dell’IA?

Immagini di due pc portatili aperti con due persone che riflettono osservando uno stesso documento cartaceo di fianco ai pc. immagine con prospettiva sui pc e sulle mani delle persone.

Nicholas LoVecchio, autore di un articolo sull’uso del linguaggio “tabù” intitolato “Utilizzare la traduzione per tracciare la diffusione iniziale del linguaggio GAY”, ha sollevato preoccupazioni sulla validità delle recensioni ricevute dopo aver notato che le stesse sembravano generate dall’IA. Nonostante la negazione delle accuse da parte di mediAzioni e dei revisori anonimi, LoVecchio ha supportato […]

Accedi per vedere questi contenuti

registrati se non lo ha ancora fatto