L’allora Twitter è stata citata in giudizio negli Stati Uniti, per aver aiutato l’Arabia Saudita a commettere gravi violazioni dei diritti umani contro i suoi utenti.
L’accusa ha ad oggetto la divulgazione di dati riservati che l’attuale X avrebbe effettuato su richiesta delle autorità saudite.
Il caso si concentra sull’infiltrazione, nella società californiana, da parte di tre agenti sauditi, due dei quali si spacciavano per dipendenti tra 2014 e 2015, e che avrebbero portato all’esposizione dell’identità di migliaia di utenti, alcuni dei quali sarebbero stati successivamente arrestati e torturati, in nome della politica di repressione del dissenso del governo saudita. Politica – sostiene l’accusa – volontariamente ignorata o addirittura accettata dalla società di social media, per via delle considerazioni finanziarie e della necessità di mantenere stretti legami con il governo saudita, grande investitore nella società medesima.
https://www.theguardian.com/world/2023/sep/04/twitter-saudi-arabia-human-rights-abuses