Una proposta di legge nel Massachusetts che mira a limitare l’uso del riconoscimento facciale da parte della polizia potrebbe stabilire lo standard per la regolamentazione di questa tecnologia in America. Se questa proposta dovesse fallire, sarebbe un duro colpo per un movimento che un tempo era promettente.
Solo quattro anni fa, il movimento nato per vietare ai dipartimenti di polizia l’uso del riconoscimento facciale negli Stati Uniti stava crescendo rapidamente. Entro la fine del 2020, circa 18 città avevano emanato leggi che proibivano alla polizia di adottare questa tecnologia.
Negli anni successivi, questo sforzo è rallentato fino a fermarsi. Cinque divieti comunali sull’uso da parte della polizia e del governo sono stati approvati nel 2021, ma nessuno nel 2022 o nel 2023.
Alcuni divieti locali sono stati addirittura parzialmente abrogati e oggi pochi credono seriamente che un divieto federale sull’uso del riconoscimento facciale da parte della polizia possa passare nel prossimo futuro. Nel frattempo, in assenza di limiti legali al suo utilizzo, la tecnologia è diventata sempre più radicata nella vita quotidiana delle persone.
Tuttavia, in Massachusetts, i legislatori dello Stato stanno attualmente elaborando una proposta di legge bipartisan che mira a limitarne l’uso. Sebbene non si tratti di un divieto totale, significherebbe che solo la polizia di Stato potrebbe utilizzarla, e non tutte le forze dell’ordine.
La proposta di legge potrebbe rappresentare un compromesso insoddisfacente, sia per la polizia che vuole maggiore libertà nell’uso della tecnologia, sia per gli attivisti che la vogliono completamente vietata. Ma rappresenta un test fondamentale dell’umore prevalente intorno all’uso di questi strumenti controversi.
Continua a leggere! Estratto da: Face recognition in the US is about to meet one of its biggest tests | MIT Technology Review